
Descrizione
Byung-Chul Han analizza il disagio dell’individuo tardo-moderno nelle odierne società della prestazione e della competizione. Rivisitando alcune categorie classiche del pensiero novecentesco, l’autore osserva come l’ossessione dell’iperattività e del multitasking produca disturbi di natura depressiva e nevrotica, e interpreta questo malessere come un’incapacità a gestire la negatività dell’esperienza, in un mondo caratterizzato dall’eccesso produttivo e dalla disponibilità universale di merci e persone. Una denuncia dell’odierna “società della stanchezza”, in cui ogni reazione al modello sociale dominante rischia di essere inibita da un senso d’impotenza.
assaggia il libro
rassegna stampa
- Byung Chul Han, El Paìs
"La emergencia viral y el mundo de mañana. Byung-Chul Han, el filósofo surcoreano que piensa desde Berlín" - Slavoj Zizek, Internazionale
- Marc Rastoin S.I., La civiltà cattolica
- Delio Salottolo, Scienzaefilosofia
- l'Unità (25-03-2012)
- Silvia Pingitore, il Venerdì de la Repubblica (18-05-2012)
- Fabio Donalisio, Lo Straniero (07-2012)
- Andrea Scarabelli, Pulp (06-2012)
- Pier Aldo Rovatti, Il Piccolo (18-05-2012)
- Marco Belpoliti, L'Eco di Bergamo (11-11-2012)
- Marco Dotti, Il Manifesto (12-04-2012)
- Riccardo Panattoni, Doppiozero (20-02-2013)
- Wired (02-2012)
- Massimiliano Panarari, Tuttolibri de La Stampa (17-03-2012)
- Antonio Gnoli, la Repubblica (13-03-2012)
- Antonello Guerrera, la Repubblica (06-10-2013)