Descrizione
Un’infinita possibilità di connessione e di informazione ci rende veramente soggetti liberi? Partendo da questo interrogativo, Han tratteggia la nuova società del controllo psicopolitico, che non si impone con divieti e non ci obbliga al silenzio: ci invita invece di continuo a comunicare, a condividere, a partecipare, a esprimere opinioni e desideri, a raccontare la nostra vita. Con un volto amichevole ci seduce e ci lusinga, mappa la nostra psiche e la quantifica attraverso i big data, ci stimola all’uso di dispositivi di automonitoraggio, ottimizzando le nostre prestazioni. Nel panottico digitale del nuovo millennio – con internet, gli smartphone e i Google Glass – non si viene torturati, ma twittati o postati, il soggetto e la sua psiche diventano produttori attivi di beni immateriali, i dati personali e le emozioni sono
punti salienti
“Il potere furbo, dall’aspetto liberale, benevolo, che invoglia e seduce, è più efficace di quel potere che ordina, minaccia e prescrive. L’opzione-like è il suo segno: mentre si consuma e si comunica, ci si sottomette al rapporto di dominio. Il neoliberismo è il capitalismo del mi-piace”.
rassegna stampa
- Delio Salottolo, Scienzaefilosofia
- Daniele Vazquez, Sinistrainrete
- Lino Rossi, A Rivista Anarchica
- Gilberto Pierazzuoli, La città invisibile
- Claudio Risè, Il Giornale
- Damiano Palano, Avvenire
- Stefano Feltri, Il Fatto quotidiano
- Massimiliano Panarari, La Stampa
- Pier Aldo Rovatti, Il Mattino di Padova
- "Il fantasma della libertà nella stagione degli emoticon": Ezio Mauro su Repubblica su "Psicopolitica"
- Teresa Numerico, il manifesto
- Benedetto Vecchi, il manifesto
- Francesco Paolella, Vita
- Tommy Cappellini, Corriere del Ticino
- Roberto Procaccini, Libero